Duomo di Amalfi
Il duomo di Amalfi è la principale attrazione di Amalfi, dedicato all'apostolo Andrea, è anche noto come la cattedrale di Sant'Andrea.
Questo luogo sacro, unico, suggestivo ed emozionante attrae ogni anno migliaia di visitatori.
La storia del Duomo di Amalfi
Il duomo di Amalfi, principale luogo di culto cattolico della città di Amalfi, è una struttura risalente al IX secolo con caratteristiche architettoniche che vanno dal Romanico al Barocco fino al Rococò. Lo stile architettonico prevalente è quello romanico e arabo-normanno, è stata più volte ristrutturata, aggiungendo diversi altri stili alla sua struttura, quali: bizantino, gotico e elementi barocchi. La cattedrale comprende l'annessa basilica del Crocifisso anch'essa risalente al secolo IX, la Cripta di Sant'Andrea e il famoso Chiostro del Paradiso.
Il duomo di Amalfi fu fatto costruire dal duca Mansone I a partire dall'anno 987 accanto all'esistente cattedrale del IX secolo, la quale a sua volta fu edificata sulle rovine di un tempio, quando la Repubblica Marinara cominciò ad affermarsi come potenza commerciale.
In un primo momento le due chiese furono unite formando un unico complesso in stile romanico a sei navate, mentre nel 1266, le navate si ridussero a cinque, in seguito alla decisione di costruire il chiostro del Paradiso. Successivamente in seguito alla Controriforma, le due chiese vennero nuovamente divise, in maniera tale da formare la basilica del Crocifisso.
Negli anni successivi il duomo di Amalfi fu rimodernato numerosissime volte, fino ad arrivare alla ricostruzione più recente che risale al 24 dicembre 1861, dove sotto l'azione di un forte vento, un tratto del coronamento della facciata del duomo, in cattivo stato di conservazione, cadde sfondando una o due volte del sottostante atrio. Dopo l'avallo alle proposte di restauro stilistiche da parte della Giunta delle Belle Arti la facciata fu completamente rinnovata, cancellando le esistenti stratificazioni sulla facciata (dell'epoca rinascimentale, barocco, etc.) e facendo ricostruire il duomo secondo lo stile dell'architetto Lorenzo Casalbore, che demolì l'insigne portico, i capitelli, le cornici, lo stesso intonaco e le basi e le paraste del Settecento per dare vita alla nuova struttura come la conosciamo oggigiorno.
Duomo di Amalfi: la composizione della cattedrale
La cattedrale di Amalfi è un complesso architettonico che comprende due basiliche, praticamente comunicanti, una cripta, il campanile ed il Chiostro del Paradiso.
La facciata del duomo di Amalfi ed il campanile
A dominare sulla cittadina costiera, in cima ad una suggestiva scalinata, la facciata attuale del duomo di Amalfi si compone di un mosaico, ricco di forme e colori luminosissimi e di una rappresentazione di Cristo in trono in mezzo agli Evangelisti.
Inoltre il Duomo di Amalfi ha uno splendido campanile romanico, terminato nel 1276, rivestito di maioliche a mosaico e restaurato nel 1929. Oltrepassato il portico si trova la porta d'ingresso al Duomo, in bronzo, proveniente da Costantinopoli, quale dono di un patrizio amalfitano.
La cripta del duomo di Amalfi
All'interno della Cripta sono custodite le reliquie di S. Andrea, il primo discepolo di Gesù e Santo protettore di Amalfi. Dopo il martirio di Sant'Andrea, secondo la tradizione, le sue reliquie vennero spostate da Patrasso a Costantinopoli. Leggende locali narrano che le reliquie vennero vendute dai romani. Qui rimasero sino al 1208 quando, nel corso della quarta crociata, le reliquie vennero portate ad Amalfi, dal cardinale Pietro Capuano, nativo di Amalfi.
La Cripta si presenta oggi nella forma barocca datata nel 1600 con scene della Passione di Gesù, incastonate fra ricche ed eleganti decorazioni a stucco. L’altare centrale, in marmo pregiato, è opera di Domenico Fontana. La grande statua bronzea è opera di Michelangelo Naccherino. Accanto ci sono le statue marmoree che rappresentano San Lorenzo e Santo Stefano. Le sacre reliquie sono racchiuse in un urna d’argento, posta sotto l’altare centrale, opera di Domenico Fontana.
Gli interni del duomo di Amalfi
L'interno del duomo di Amalfi, con il soffitto a cassettoni, è contraddistinto da una navata centrale, caratterizzata dal grande Crocifisso Ligneo del XIII sec.; in alto invece, sull’altare, vi è la tela del Martirio di S. Andrea; due maestose colonne di granito egiziano sostengono l’arco trionfale, più avanti due Colonnine Tortili ed i due Pulpiti. Nella navata sinistra vi è la Croce di Madreperla, portata dalla Terra Santa da Mons. Marini, di fianco il Battistero in porfido rosso egiziano e, scendendo lungo la navata, nelle cappelline laterali alcune Tele di Silvestro Mirra e dei suoi Allievi. Nella navata destra troviamo il Busto Reliquario di S. Andrea del sec. XVI e, sulla porta, una grande tela raffigurante Sant'Andrea e San Matteo.
Il chiostro del Paradiso
Il chiostro del Paradiso fa parte del complesso della Cattedrale di Amalfi, infatti dall'atrio di quest'ultimo si accede ad uno degli edifici più noti e interessanti dell'intera costiera Amalfitana. Negli anni tra il 1266 ed il 1268 l'arcivescovo Filippo Augustariccio fece edificare il Chiostro del Paradiso, un cimitero per i cittadini illustri e benemeriti attaccato alla basilica dell'Assunta, collegato al palazzo arcivescovile e formato da un quadriportico con volte a crociera, archi acuti, colonnine binate ed archi intrecciati d'influsso moresco, proprio da questi ultimi ne deriva il nome.
In tale cimitero vi erano sei cappelle affrescate tra la fine del tredicesimo e gli inizi del XIV secolo. Esse appartenevano a nobili famiglie amalfitane ed ospitavano i sarcofaghi con i corpi dei loro illustri rappresentanti. Di questi sarcofaghi oggi ne restano sei di significativa importanza:
il sarcofago rappresentante il "ratto delle Proserpina", noto episodio della mitologia greca;
il sarcofago rappresentante “Romolo e Remo allattati dalla lupa”;
l sarcofago rappresentante le “nozze di Peleo e Teti”;
il sarcofago romano con scanalature “ad esse”, con lo stemma della famiglia amalfitana dei Favaro e con la croce di Amalfi (si trova ora nell’arsenale);
il sarcofago dell’ arcivescovo Pietro Capuano, morto nel 1359, che presenta le immagini scolpite della Madonna, di Cristo, dei Dodici Apostoli e dei Ss. vescovi Biagio e Basilio (ora altare maggiore della cattedrale);
Il sarcofago romano del IV secolo d.C. che riporta il nome del decurione Publio Ottavio Rufo.
Al centro del delizioso Chiostro in stile arabo, si trova un grazioso giardinetto con palme, il quale molto probabilmente fu costruito solo dopo il restauro del 1908, visto che agli inizi del XVII secolo il chiostro del Paradiso fu letteralmente abbandonato.
Come raggiungere il Duomo di Amalfi
Il duomo di Amalfi è raggiungibile da Salerno, Positano o altre città della Costiera Amalfitana, tramite traghetto. Una volta arrivati ad Amalfi al molo, il duomo dista poche centinaia di metri.
Orario di apertura del Duomo di Amalfi
PERIODO | ORARIO DI APERTURA |
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Da Marzo a Giugno | 09:00 - 18:45 |
Da Luglio a Settembre | 09:00 - 19:45 |
Da Novembre a Febbrario | Dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 16:30 |
NOTA: L'ingresso al duomo di Amalfi è gratuito, mentre per l'accesso al Museo e al Chiostro del Paradiso è previsto un ticket dal costo di 3€.