Chiostro del Paradiso Amalfi

Chiostro del Paradiso ad Amalfi

Chiostro del Paradiso ad Amalfi

Il Chiostro del Paradiso ad Amalfi è un vero e proprio tesoro nascosto all’interno del complesso del Duomo di Sant’Andrea, ovvero del Duomo di Amalfi.

Chiostro del Paradiso: Un Capolavoro ad Amalfi

Il Chiostro del Paradiso è uno dei luoghi più affascinanti di Amalfi, situato all'interno del Museo Diocesano. Costruito nel XIII secolo, il chiostro rappresenta un magnifico esempio di architettura medievale, caratterizzato da eleganti colonne e archi a tutto sesto. La sua atmosfera serena è arricchita da un giardino interno, rendendolo un luogo ideale per la contemplazione e la riflessione. Il Chiostro del Paradiso fu realizzato tra il 1266 e il 1268 per volore dell'arcivescovo Filippo Augustariccio, il cui scopo era di creare originariamente un cimitero per i nobili e cittadini illustri della repubblica Marinara di Amalfi.

Chiosco del Paradiso

Curiosità sul Chiostro del Paradiso

Sebbene il suo stile sia prevalentemente romanico, non si può fare a meno di notare l'influenza arabeggiante che pervade l'architettura. Questo affascinante mix di stili è un riflesso della storia multiculturale di Amalfi.

All'interno, troverai un suggestivo giardino, adornato da palme e circondato da portici caratterizzati da sottili colonne bianche. Questo ambiente crea un'atmosfera di tranquillità e bellezza, rendendo il chiostro un luogo ideale per una passeggiata contemplativa.

Non perdere l'occasione di esplorare questi dettagli unici, che raccontano storie di arte, cultura e storia che si intrecciano nel cuore di Amalfi!

Cosa vedere nel Chiosco del Paradiso di Amalfi

I Sarcofaci

Una delle principali attrazioni del Chiostro del Paradiso è la galleria sinistra, dove è allestita una notevole esposizione di sarcofagi provenienti da nobili famiglie amalfitane. Questi sarcofagi, che custodivano i corpi di illustri rappresentanti della nobiltà locale, raccontano storie affascinanti legate alla mitologia e alla storia cristiana. Attualmente, sono visibili cinque sarcofagi di particolare rilevanza, ognuno dei quali rappresenta episodi significativi:

  1. Il Ratto di Proserpina - Un famoso episodio della mitologia greca che narra il rapimento della dea da parte di Ade.

  2. Romolo e Remo - La celebre scena dei due fondatori di Roma allattati dalla lupa, simbolo della storia e dell'identità romana.

  3. Le Nozze di Peleo e Teti - Un'importante rappresentazione mitologica, che celebra il matrimonio tra il re dei Mirmidoni e la dea marina.

  4. Sarcofago con Scanalature ad Esse - Questo sarcofago romano, appartenente alla famiglia amalfitana dei Favaro, è decorato con la croce di Amalfi ed è attualmente esposto nell'arsenale.

  5. Sarcofago dell’Arcivescovo Pietro Capuano - Datato 1359, presenta sculture della Madonna, di Cristo, dei Dodici Apostoli e dei santi vescovi Biagio e Basilio, ed è ora collocato nell'altare maggiore della cattedrale.

In aggiunta, vi è un sarcofago romano del IV secolo d.C. che porta il nome del decurione Publio Ottavio Rufo, contribuendo a far luce sulla storia locale.

Infine, al centro del delizioso Chiostro in stile arabo, si trova un grazioso giardinetto con palme, il quale molto probabilmente fu costruito solo dopo il restauro del 1908, visto che agli inizi del XVII secolo il chiostro del Paradiso fu letteralmente abbandonato.

Basilica del Crocefisso: Un Tesoro Nascosto nel Chiostro

Nascosta nel cuore del Chiostro, la Basilica del Crocefisso è un autentico scrigno di storia e arte che si intreccia con le vicende della città marinara di Amalfi. Inizialmente dedicata all’Assunta e successivamente ai Santi Cosma e Damiano, la basilica ha preso il suo nome attuale dal crocifisso ligneo che un tempo dominava l’altare maggiore.

Le origini della basilica risalgono al VI secolo, e la sua storia è costellata di eventi tumultuosi e fasi di splendore. Nel IX secolo, la basilica subì una devastazione ad opera del principe longobardo Sicardo, che depredò le reliquie di Santa Trofimena. Tuttavia, la risposta a questa calamità non tardò ad arrivare: grazie alla protezione del papa Leone IV e all’assistenza del duca Mansone III, la chiesa fu ricostruita e ampliata, ottenendo nel 987 la dignità di cattedrale metropolitana.

Questa basilica non solo rappresenta un importante patrimonio religioso, ma è anche un simbolo della resilienza e della cultura amalfitana. Visitarla significa immergersi in un viaggio attraverso la storia, l'arte e la spiritualità della regione.

Come raggiungere il Chiostro del Paradiso

Raggiungere il Chiostro del Paradiso da Amalfi

Per coloro che arrivano in traghetto, una volta sbarcati al porto di Amalfi, il Chiostro del Paradiso è facilmente raggiungibile a piedi, situato a pochi minuti dal molo. Seguendo le indicazioni per il centro storico, gli ospiti possono godere di una passeggiata affascinante attraverso le stradine pittoresche di Amalfi prima di arrivare al Duomo di Amalfi, infatti il Chiosco del Paradiso si trova all'interno del complesso del Duomo di Amalfi. Una volta qui basta percorrere la lunga scalinata del Duomo ed accedere alla biglietteria sulla sinistra.

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